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Cippus Abellanus

Il Cippus Abellanus, custodito al Seminario Vescovile di Nola, è un’iscrizione osca su pietra calcarea, risalente al II secolo a.C. Fu ritrovata tra i ruderi del castello di Avella nel 1745. Oggetto del trattato: la gestione del santuario di Ercole che si trovava al confine tra Nola e Abella.
Si riporta di seguito, la trascrizione incompleta delle facciate del Cippus.


“Si è fatta questa Convenzione: che il Tempio di Ercole il quale trovasi sul confine - e quella terra che sta presso quel Tempio e si trova di fuori tra i termini, dove esattamente confina la pietra terminale per comune legge - quel Tempio e quella saranno comuni in un comune territorio. Nel frutteto pio di quel tempio e di quella terra, saranno i frutti comuni all’uno ed all’altro popolo. Ma i frutti dei Nolani saranno nel confine del Tempio di Ercole: quelli degli Avellani…”
Traduzione della parte anteriore del Cippus Abellanus (Theodor Mommsen 1817-1903, Germania)

“Se poi qualcuno vorrà dividere il loro territorio, limiterà soltanto quel terreno - che sta dopo di là - dove si stabilì il confine del Tempio di Ercole - oltre quelle contrade limitate dal detto Tempio - alla via ove si trova. Dopo tal confine, per ordine del proprio Senato, sarà lecito dividere il terreno e con tal misura - che tutto ciò che spetterà alla divisione di Nola - per diritto sia dei Nolani. Parimenti, se qualche cosa, apparterrà ad Avella; sia degli Avellani - con tale misura e con tale diritto. Ma in quella terra che è limitata dietro le borgate e non occupata dalla Divisione Nolana ed Avellana - non vi è appartenenza, né di Nola, né di Avella. Se scoprono un tesoro in quella Terra, per ordine pubblico, tutto ciò che si trovi in esso fuori dal diritto altrui, lo consegnino all'altro. Se tra il confine di Avella e di Nola - vi si trova una strada curva - in mezzo a tale strada si pianti un termine.”
Traduzione della parte posteriore del Cippus Abellanus (Theodor Mommsen 1817-1903, Germania)






Recente proposta interpretativa del testo
inciso sul Cippus Abellanus, secondo
lo studioso Domenico Caiazza.

CAIAZZA 2021
A

Da parte di Maio Vestirkio figlio di
Maio (nipote) di Stazio/
per patto commissario ad acta e que-
store abellano e da parte di Maio
Lucio figlio adottivo di Maio
"magistrato dell'agro diviso" nola-
no e dai legati abellani
e dai legati nolani
che per statuizione del senato
proprio sono stati designati
così si convenne circa
il santuario di Ercole che

è presso la fontana e circa il terreno

che è presso il santuario

che è compreso tra i termini esterni
termini che con comune
sentenza fu approvato che fossero

posti affinchè il santuario
e questo terreno sia cosa comune
e questo territorio sia cosa comune
e di questo santuario (anche)
e del terreno il frutto sia
comune ad ambedue.
Ma dei Nolani
siano i doni che nel fano di Ercole
i Nolani di suo
qui abbiamo deposto e degli Abel-
lani siano i doni che nel fano di Ercole
di suo gli Abellani qui
abbiano deposto